giovedì 17 luglio 2008

La consapevolezza

Passano i giorni...
T. si muove fra i cespugli con fare leggero ma sempre un po' circospetto.
Sta pian piano diventando padrone del mondo.
Questa oramai è la sua casa, i divani i suoi grattatoi senza distinzione, non li discrimina certo per il loro valore economico.
Mi rilassa vederlo felice!
Lo sento dentro e vivo della sua gioia per affrontare quello che la vita ci pone difronte.
Quando diciamo "son nato sfortunato" probabilmente non pensiamo a chi muore anche sfortunato.
T. è nato sfortunato ma adesso non soffrirà mai più.
Se tale gioia potesse esser quella di tutti.
Vedere è una cosa che fa male.
Chi sa che cosa non è passato dentro ai suoi occhi prima di riempirsi di fiori.
Dedicarmi a loro mi sembra la cosa più giusta da fare.
Tanti potrebbero dirmi e gli uomini?
Chi muore di fame nei paesi del terzo mondo?
Chi soffre per la guerra?
Non hanno forse lo stesso sguardo?
Eppure vedo in loro qualcosa che mi fa ancora più male e che proprio non riesco a capire, è come macchiarmi della morte di un angelo, me la sento come una ferita sul corpo che non potrò mai curare.
Mi fa crescere!
Mi fa crescere tanto e per questo devo ringraziare ancora i miei due angeli... la loro vita perfetta, da quando son nati alla morte, 7 mesi di vita per mostrarmi qualcosa che non avevo mai capito.
Da adesso in poi la mia vita girerà attorno a loro!

Nessun commento: